Come sopravvivere al Natale in famiglia (guida semiseria)
Se li riconosci li eviti
L’impicciona, ovvero quella che non vede l’ora di tempestarti di domande scomode, fra cui
“Ti sei decisa a trovarti un lavoro serio?” “Quando ti sposi?” e “Ma non ce lo fai un bel nipotino?” sono solo la punta dell’iceberg.
Prima di affondare miseramente, mettete in atto la tecnica del
“Scusa. Qualcuno mi chiama…” per eclissarvi.
L’inopportuno, che sarà già sbronzo agli antipasti, in canotta e pantaloni slacciati prima del secondo, e che ha sicuramente preparato regali imbarazzanti e inappropriati per tutti.
Non dategli corda, vuole solo attirare l’attenzione, e tenetelo lontano dalla portata dei bambini.
La vittima, che riconoscerete perché passerà la serata a raccontare a tutti le sue disgrazie, di quanto é sola, di quanto é infelice, facendovi sentire delle persone orribili.
Almeno finché non scoprirete che a ciascuno da una versione diversa delle medesime storie.
Fingete interesse, magari ripassando mentalmente la tabellina del 7 (vi conferirá la giusta espressione concentrata e interessata).
Vacci piano
Ma fate molta attenzione.
Non c’é nulla di peggio che essere vulnerabili in un ambiente ostile.
Mentre giacete sul divano rallentati dalla digestione lenta o dalla sbronza, potreste essere messi all’angolo dalla zia logorroica.
C’é sempre di peggio…
C’é chi stà lavorando per esempio. O chi ha parenti più disfunzionali di voi.
Prendila sul ridere
Invece di passare il tempo fra la frustrazione e l’imbarazzo, lasciatevi andare.
Che ti serva da lezione
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