Come si fa ad ingannare il tempo mentre si aspetta qualcuno?
Diciamolo, aspettare non fa piacere a nessuno.
Io per esempio sono di carattere poco paziente e odio aspettare.
Ricordo come fosse ieri il periodo della scuola, in cui aspettavo la mia amica alla fermata della metropolitana per fare la strada insieme.
Lei era sempre in ritardo. E io aspettavo.
Guardavo la gente che passava e provavo a immaginare dove andassero, o dove fossero stati.
Oppure li studiavo attentamente, guardavo le loro espressioni, come erano vestiti, quello che avevano in mano.
Ed è un po’ quello che succede a Giovanni.
Il suo nonno non arriva.
E lui lo aspetta nel cortile della scuola, vuoto e silenzioso, riempiendo quel tempo con la sua immaginazione.
La noia che innesca la creatività.
E così un gatto non è più un semplice micio: diventa il nonno che si è trasformato per fargli una sorpresa!
È un esercizio che ormai si è perso, quello dell’aspettare, di annoiarsi.
Ora, nell’epoca della connessione costante, i tempi morti, anche brevissimi, si riempiono con un rapido sguardo al telefono.
Che brutta parola la noia. Sembra che nessuno possa più annoiarsi.
Anche i bambini sono costantemente stimolati, che altrimenti poi si annoiano.
Ma quale migliore occasione della noia per imparare a usare la fantasia?
La storia ci trascina dentro ai pensieri di Giovanni: lo accompagniamo nell’euforia delle sue avventure immaginarie e torniamo nel silenzio di quel cortile vuoto più volte.
E anche noi restiamo stupiti quando alla fine il nonno compare sulla soglia.
Un libro leggero, bello e ben scritto.
Consigliatissimo 😃
Autore: Nicola Cinquetti
Illustrazioni: Ursula Bucher
Titolo: Questa si che è una sorpresa!
Edizione: Lapis
Età: 2- 4 anni
Voto: 3 su 5
*In collaborazione con Lapis*